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generale de’ giesuiti, et io poi ho visitato li cardinali
Medici, che stanno tutti due nella medesima casa, e poi anche
Montalto.
Barberini nella occasione di fare il Papa, non ha neanche
con una parola motteggiato alli Medici li suoi interessi di
Spagna, e così neanche al Papa medesimo. Dicono che se bene
preme che al principe di Palestrina si meni di nuovo buona
la prefettura di Roma, non preme però più che habbi la precedenza
sopra li ambasciatori, ma solo il primo luogo doppo il nipote
del Papa.
13 aprile, martedì, S. Hermenegildo semiduplicata, Roma
Sono stati da me la mattina un vescovo hibernese cacciato
di là 2 anni fa, quando nel medesimo tempo fu ivi tagliata
la testa a 4 altri vescovi. Il Papa gli dà 4 scudi il mese
e la parte da palazzo, la congregatione de propaganda 8 scudi
e l’habitatione nel suo palazzo, l’ambasciatore di Spagna
lo lascia mangiare seco. Ci fu anche monsignor Paolucci vecchio,
il quale solo e questo Papa moderno non furno mai visti in
casa di donna Olimpia. Ci furno anche 2 alunni del germanico,
uno nipote del Buccelleni, e l’altro un trentino ricevuto
dentro a mia raccommandatione.
Se ne andò hoggi alla volta di Salzburg il baron di Ulma,
perché se non gionge là alli 20 maggio, perde tutta l’entrata
d’un anno.
Doppo pranso ho visitato Cesis, Savelli, il cardinale et il
principe, et il cardinal Sforza.
14 aprile, mercordì, SS. Tiburtii, Valeriani & martiri semiduplicata,
Roma
Alle 13 la mattina sono andato con una carozza a 6 a S. Pancratio
per vedere il cardinal di Hassia che ivi alloggia in un appartamentino
galante che vi ha fabricato il cardinal Maidalchini, hora
abbate di quel luogo, |
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doppo* che Papa Innocentio ha estinto la religione de frati
che vi stavano. Gionsi che egli era ancora in letto, per questo
me n’andai, per dargli tempo da levarsi, e viddi intanto la
vigna di donna Olimpia, pensando da quella poter passare in
quella di don Camillo, ma havendovi hora fatto un riparo,
mi sbrigai presto di donna Olimpia senza vedere neanco il
suo palazzetto et andai da don Camillo, che è un sito amplissimo
con un bel palazzo fornito di quadri e statue galantissime,
essendo in cima 2 loggie di bellissimo prospetto, che se ne
può vedere in sino il mare. V’è la sedia dove il Papa soleva
accommodarsi, che è tutta di tartaruga, e broccato ricamato
di fiori. Nel vedere la fontana di sotto, ci bagnorno assai
bene, che insino il Barsotti n’andò un puoco in colera. V’è
un bel theatro non ancora finito, belle peschiere &. Nella
più alta stanza ci stanno diverse bagatelle e galanterie rinchiuse
in almari con vetri avanti, essendo l’uno di cose di Turchia
e Persia, l’altro di porcellana; 3° di vetri, metalli e vasi
depinti anche stimati molto; 4° bicchieri di vetro d’ogni
sorte; 5° bezouri, vasi per ciuccolada e cose simili; 6° vasi
di buccari; 7° robbe impetrite, idoli e simili antichità &.
Di là tornassimo dal cardinal d’Hassia che non ardisce ancora
uscire fuora ad incontrare alcuno, perché non ha havuto il
capello. Pensammo nel ritorno sentire la messa a S. Pietro
Montorio et alla Scala, ma per tutto erano già finite, sì
che ce la facessimo poi ancora dire a casa.
Alle 19 feci venire un padre domenicano penitentiero per farmi
assolvere ad cautelam da tutte le censure che potessi havere
incorso nel conclave, e me ne assolvette.
Fui regalato hoggi dal padre Lauri di 2 cassette galanti di
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reliquie,
fiori per chiese, una S. Maria Magdalena in un giardino o
recinto fiorito, un quadro di lavoro di seta &; dal preposito
di S. Carlo di 15 fiaschi di vino.
La sera venne alla incognita a visitarmi il cardinale d’Hassia,
ci furno ancora i cardinali Giorio e Trivultio, monsignor
Maffei arcivescovo d’Urbino, monsignor Priuli, cavalier Lomellino,
conte Vidman, don Diego Giera, e 6 cavalieri lucchesi in una
volta.
Monsignor Bonelli è stato dichiarato governator di Roma.
15 aprile, giovedì, Roma
Piovette hoggi tutto il dì, et era così fresco che ha mancato
puoco che non facessi fare fuoco al camino dove mangio.
Furno da me il cardinal Maidalchino e principe Borghese.
Ho accettato per auditore un tale Orsucci.
Fu anche da me immediate doppo il mio mangiare il contestabil
Colonna per darmi parte che il Papa non ha mandato a dare
al cardinal Colonna altra risposta in materia della sua ambasciata,
che di voler aspettare il ritorno del suo corriero con i sensi
dell’Imperatore sopra la materia; che per tanto egli pensava
di ritirarsi nel mentre fuora alli beni.
16 aprile, venerdì, Roma
Furno da me il cardinal Gabrielli, monsignor Torreggiani,
monsignor Massari, padre Koller giesuita, alcuni cappuccini
et altri.
Doppo pranso sono stato io dal contestabile, dall’ambasciator
di Venetia, e dal generale de’ giesuiti, che mi trattenne
sino a 1 hora di | |
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